perchè visitare todi

Todi

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Todi  con il suo fascino senza tempo è una delle cittadine più belle e visitate dell’Umbria

Dall’alto del colle, Todi, vi regalerà panorami mozzafiato sulle colline e sulle campagne umbre; vi affascinerà con la sua storia e con le sue bellezze architettoniche e saprà rigenerarvi con la sua tranquillità.
A soli 40 km da tutte le città più importanti è il punto strategico per visitare l’Umbria e in Centro Italia.

Storia di Todi

Tutere

Secondo la leggenda, Todi venne fondata dai Veii Umbri in cima al colle sulla riva sinistra del Tevere a confine con gli Etruschi (“Tutere ” Città di confine).
Venne fondata nel sito dove un’aquila, per volere degli Dei, lasciò cadere la tovaglia.
Da qui il simbolo della città cioè un’aquila con le ali spiegate che sorregge questo drappo.

Etrusca

Etrusca, con la sua grande cerchia di mura che racchiude ancora la città, da Porta Marzia a Porta Libera, Porta Liminaria (distrutta nel XVII secolo), da Via del Montarone a Via Paolo Rolli a Via delle Mura Antiche.
Spettacolare è il “Muro Etrusco” sotto Via Termoli lungo 60 m e un’altezza di 15 m.

Romana

Dal I sec. d.C. Todi fu municipio romano con il nome di Colonia Julia Fida.
Si ingrandì con un l’erezione di un anfiteatro, di edifici civici e ville, terme, i templi di Minerva, Giunone, Giove e Marte.
Venne anche eretto un secondo cerchio di mura da Porta di S. Prassede a Porta Catena e Porta Aurea.
Visitabili le Cisterne Romane sotto Piazza del Popolo e i Nicchioni Romani in piazza del Mercato Vecchio.
Nel V sec. d.C. venne annessa al cosiddetto “Corridoio Bizantino” come molte altre città umbre, poi nel VI Sec. fu presidio dei Goti, combattuti dai tudertini sotto il comando del Vescovo Fortunato.

Tuder

Durante il Medioevo  “Tuder” fu libero comune e poi signoria sotto gli Atti, prima di entrare a far parte dello Stato della Chiesa.
I borghi creati dalla Corporazioni delle Arti e dei Mestieri, con a capo i Priori, vennero cinti da mura lunghe all’incirca 4 km, con tanto di porte e bastioni a tutt’oggi integre.
Fanno parte della cerchia medievale: Porta Perugina, Porta Romana, Porta Fratta, Porta S. Giorgio (distrutta nel 1830), Porta Orvietana (attualmente ridotta a rudere).
A questo periodo risale anche l’attuale Piazza del Popolo con il Palazzo del Popolo (1213), Palazzo del Capitano (1292) e Palazzo dei Priori.

La rinascita

Dopo un periodo buio, con l’avvento del vescovo Angelo Cesi  si ebbe la rinascita di Todi.
Trasformò varie zone di Todi, allargando vie.
Abbellendo alcuni palazzi come il Palazzo di Viviano degli Atti in Piazza Garibaldi, il palazzo episcopale.
Fù il periodo della costruzione del Tempio del Crocefisso e del Tempio di Santa Maria della Consolazione di Donato Bramante.
In questo periodo di splendore Todi entrò a far parte del Regno D’Italia.

Todi oggi

Oggi Todi è pressoché identica alla Todi medievale, come risulta da una stampa di Giacomo Lauro del 1633. I confini della città originaria sono tracciati dalle mura.
Todi è inoltre nota per aver dato i natali a Jacopone De Benedetti (conosciuto meglio come Jacopone da Todi), poeta dugentesco che compose storiche laudi come “O Signor, per cortesia”.
Per i più curiosi  scoprite di più sui nostri eretici e ribelli.

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