Todi, Perugia e l’Umbria celebrano Raffaello a 500 anni dalla morte

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09.03.2020

Grandi mostre e non solo: laboratori, convegni, conferenze e altri eventi coinvolgono il territorio umbro per celebrare i 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio. Un ricco calendario di appuntamenti riuniti sotto il nome “Raffaello in Umbria” e che vede protagonista anche la città di Todi con il prestito di importanti opere legate all’artista urbinate. In Umbria, e in particolare a Perugia e Città di Castello, Raffaello ha avuto una parte significativa della sua formazione e realizzato numerose creazioni. Tra queste l’unica ancora presente a Perugia è l’affresco conservato presso la Cappella di San Severo rappresentante la “Trinità e i santi” (1505). Nella Pinacoteca comunale di Città di Castello è invece ancora oggi possibile ammirare il “Gonfalone della Santissima Trinità” (1502).

 

Todi nella mostra “Raffaello in Umbria e la sua eredità”

Raffaello in Umbria e la sua eredità” è la mostra organizzata dalla Fondazione CariPerugia Arte insieme all’Accademia di Belle Arti di Perugia e prevista, dall’8 aprile al primo novembre 2020, a Palazzo Baldeschi, in Corso Vannucci a Perugia. Il percorso espositivo si sviluppa attraverso due parti. Una, prettamente multimediale, è dedicata al periodo umbro di Raffaello, con videoproiezioni immersive e l’esposizione di alcune opere dei maestri di Raffaello: Perugino, Pintoricchio e Signorelli. L’altra, più espositiva, è dedicata all’eredità lasciata dall’artista soprattutto in ambito accademico. Todi avrà un ruolo importante proprio in questa mostra in quanto, attraverso la collaborazione con l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, la città presta temporaneamente cinque importanti opere esposte in maniera permanente presso il Museo Pinacoteca della città di Todi. Si tratta di opere realizzate da Maestri attraverso lo studio dei quali l’Accademia, in particolare nell’Ottocento, ha celebrato con i propri allievi il grande valore di Raffaello. Le opere in questione sono: l’olio su tela “La Carità” e la tempera su carta “Mater Amabilis” di Luigi Sabatini; un’opera di Silvestro Valeri “Madonna col Bambino“, olio su tela; “Autoritratto“, tempera su carta di Eliseo Fattorini; “Madonna col Bambino” di Alessandro Zucchetti. Si tratta di creazioni realizzate da Maestri tuderti o che hanno scelto Todi come luogo di lavoro e di vita. Inoltre l’amministrazione comunale di Todi è al lavoro per un progetto che si terrà nella seconda metà dell’anno e che prevederà una pubblicazione e visite guidate presso i principali luoghi di arte e cultura cittadini, alla scoperta di quadri, affreschi e altre opere attinenti l’arte di Raffaello e le sua influenza sugli artisti che hanno lavorato a Todi.

 

Le altre mostre di Perugia, Città di Castello e Gubbio

Fortuna e mito di Raffaello in Umbria” è un’altra mostra in programma nell’ambito delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte del pittore urbinate. L’esposizione si terrà presso il Museo civico di Palazzo della Penna fra giugno e settembre 2020 e ripercorrerà proprio “il mito” dell’artista che si è affermato già mentre egli era ancora in vita, come è accaduto anche per Leonardo e Michelangelo. Saranno esposti quindi dipinti, incisioni, disegni, ceramiche e vetri dipinti, dal Cinquecento al Novecento, ma anche documenti letterari e di storia della critica.
Dal 3 ottobre 2020 al 10 gennaio 2021, la Galleria Nazionale dell’Umbria propone invece una mostra dedicata alla fortuna dell’opera più importante dipinta da Raffaello per Perugia: la pala per la cappella della famiglia Baglioni in San Francesco al Prato. La mostra è intitolata “La Fortuna della Pala Baglioni di Raffaello nelle copie perugine”.
Guarda Raffaello. Raffaello giovane a Città di Castello e il suo sguardo” è invece il titolo dell’esposizione prevista proprio a Città di Castello, altro luogo umbro cruciale per lo sviluppo artistico della carriera del pittore: qui infatti egli mosse i primi passi come maestro autonomo. La mostra è in programma dal 10 ottobre 2020 fino a gennaio 2021 e sarà realizzata anche grazie a importanti prestiti da parte dei musei nazionali e internazionali: tra questi il disegno con le teste muliebri dell’Ashmolean Museum di Oxford. L’esposizione, grazie anche a installazioni multimediali e ricostruzioni a grandezza naturale, riproporrà il contesto originario delle opere di Raffaello a Città di Castello e analizzerà i momenti chiave della formazione del giovane pittore per mezzo di dipinti di Giovanni Santi, Perugino, Pintoricchio e Signorelli.
A Gubbio, presso le Logge dei Tiratori della Lana, tra aprile e ottobre 2020, è in programma “Dal lustro all’istoriato: Raffaello e la nuova maiolica” una mostra che prevede l’esposizione di circa centoquaranta opere, altri materiali e supporti multimediali per documentare il passaggio dalla produzione a lustro a quella istoriata con particolare riferimento alla riproduzione delle incisioni e stampe delle opere di Raffaello.
A Spoleto infine, da ottobre 2020 a gennaio 2021, si terrà la mostra “Guarda Raffaello. L’Assunzione della Vergine di Jacopo Siculo” dedicata in particolare alla opere di Jacopo Siculo e Giovanni Dalmata.

Tutti gli eventi sono al momento sospesi, per aggiornamenti www.raffaelloinumbria.it.

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