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Prodotti DOP: ecco quelli made in Umbria

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16.08.2021

Dall’olio al farro, dal pecorino ai salamini alla cacciatora. L’Umbria, terra nota e apprezzata anche per la sua eccellente enogastronomia, vanta una lunga serie di prodotti tipici davvero eccezionali tra i quali anche alcuni DOP e IGP: ecco quali sono e le loro principali caratteristiche.

Prodotti DOP e IGP Umbria

I prodotti umbri a Denominazione di Origine Protetta sono:

  • l’olio extravergine di oliva Umbria
  • il farro di Monteleone di Spoleto
  • il pecorino toscano
  • i salamini italiani alla cacciatora

I prodotti umbri a Indicazione Geografica Protetta sono:

  • il prosciutto di Norcia
  • la lenticchia di Castelluccio di Norcia
  • il vitellone bianco dell’Appenino centrale
  • la patata rossa di Colfiorito
  • l’agnello del centro Italia

Partiamo dall’olio extravergine di oliva umbro che con il suo sapore deciso è in grado di valorizzare ogni piatto. L’Umbria detiene il riconoscimento della DOP su tutto il suo territorio, con cinque suddivisioni territoriali: Colli Assisi Spoleto, Colli Martani, Colli Amerini, Colli Orvietani, Colli del Trasimeno. Le principali varietà di olivo presenti in regione sono Moraiolo, Frantoio, Leccino, San Felice, Rajo e Dolce Agogia.

Il farro di Monteleone di Spoleto è molto antico e pregiato. È associata al Santo Patrono di Monteleone di Spoleto, San Nicola di Bari che, di passaggio in Umbria, notò la povertà degli abitanti del piccolo centro e tentò di aiutarli distribuendo il farro che aveva con sé. Seppure non ne avesse a disposizione a sufficienza per tutti, il farro donato sfamò la popolazione del paese: un evento che viene ricordato con una festa il 5 dicembre di ogni anno. Il farro di Monteleone di Spoleto ha caratteristiche particolari tra le quali la consistenza vitrea del seme che lo distingue da altre varietà. Viene usato per zuppe e minestre ed è un ingrediente fondamentale di di piatti tipici locali come l’imbrecciata e la polenta alla Valnerina.

Il pecorino toscano è un formaggio dalla tradizione molto antica che risale all’epoca romana. Nel 1400 veniva chiamato “cacio marzolino” per il periodo di produzione che iniziava a marzo e si prolungava per tutta la primavera. Può avere breve, media o lunga stagionatura, da questa dipende il tipo di pasta semidura o dura.

I salamini alla cacciatora e soprattutto il prosciutto di Norcia sono solo uno dei molti salumi umbri dal sapore intenso e particolare, certamente da assaggiare.

La lenticchia di Castelluccio ha un sapore molto particolare dovuto sia alle sue dimensioni – è infatti molto piccola – sia alla sua consistenza morbida e alla buccia sottile.

La carne di vitellone bianco dell’Appennino Centrale è prodotta da bovini, maschi e femmine, di razza Chianina, Marchigiana o Romagnola, di età compresa tra i 12 e i 24 mesi. Questa carne è di alta qualità sia per quanto guarda consistenza e gusto che in riferimento alle sue caratteristiche nutrizionali.

La patata rossa di Colfiorito appartiene alla varietà olandese Dèsiré, ha buccia sottile di color rosso opaco e la polpa giallo chiaro. Ha una consistenza compatta e resistente alla cottura ed è quindi ideale per la preparazione degli gnocchi, alla brace e anche per realizzare dolci.

Infine l’agnello del centro Italia. Anche scegliere la carne contrassegnata da questa IGP significa scegliere carne pregiata: gustosa, tenera, molto digeribile, è particolarmente adatta per lo svezzamento dei bambini, ma anche per gli anziani.

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