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Laghi, fiumi e non solo: sei luoghi nei quali l’acqua genera meraviglie in Umbria

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19.12.2019

Se è vero che all’Umbria manca il mare è altrettanto vero che, per chi ama l’elemento acqua, anche in questa regione non c’è che l’imbarazzo della scelta tra luoghi da vivere, meraviglie da visitare e paesaggi da ammirare. In questo itinerario riuniamo i principali: ciascuno meriterebbe una visita di almeno una giornata, ma per chi ha solo un weekend a disposizione, anche due o tre giorni possono essere sufficienti.

Lago Trasimeno

Il Trasimeno il lago più grande dell’Italia centrale e il quarto per superficie in tutto il territorio italiano. È particolarmente interessante per la ricchezza e la varietà di specie vegetali e animali che ospita ed è famoso per alcuni prodotti locali pregiati, in particolare la fagiolina del Trasimeno e l’anguilla nella tipica preparazione al tegamaccio. Questo specchio d’acqua è circondato da grandi e piccoli borghi caratteristici e vitali. Castiglione del Lago, Passignano sul Trasimeno, Magione, San Feliciano – qui si trova anche un interessante Museo della Pesca – e Monte del Lago sono quelli che meritano assolutamente una visita. Tre sono le isole che caratterizzano il lago Trasimeno, Polvese, Maggiore e Minore: possono essere facilmente scoperte con un piacevole giro in barca, anche se solo le prime due sono visitabili.

Lago di Corbara

È un lago che occupa una suggestiva valle all’interno dell’area naturale protetta del Parco Fluviale del Tevere e che è caratterizzato in modo importante dalle Gole del Forello, suggestive insenature scavate dal Tevere che conducono le acque del fiume, tra curve pianeggianti, fino al bacino artificiale. Anche qui flora e fauna sono particolarmente ricche e diversificate: si registra in particolare la presenza di aironi, daini e mufloni. Le coste frastagliate ospitano bellissimi e rigogliosi oliveti e vigneti e sono interessate da stupende grotte, in particolare la Grotta Bella e le Grotte della Piana, spesso meta di visite speleologiche.

Oasi Alviano

L’Oasi naturalistica del lago di Alviano si trova a pochissima distanza dal lago di Corbara ed è ad esso collegata sia fisicamente che storicamente. Il lago di Alviano è infatti un lago artificiale creato nel 1963 grazie a uno sbarramento del fiume Tevere con l’obiettivo di regolamentare le acque reflue proprio del lago di Corbara e di sfruttarle per la produzione di energia idroelettrica. Nel giro di pochi anni Alviano si è trasformato sempre di più in palude, attirando un gran numero di uccelli di specie anche rare e particolari: per questo l’area, a partire dal 1990, è stata resa un’oasi naturalistica protetta. Gestita dal WWF, è caratterizzata dalla presenza di ambienti naturali molto diversi: palude, stagno, acquitrini, marcita e bosco igrofilo. La sua superficie di 900 ettari ospita, tra gli uccelli, il tarabusino, l’airone bianco maggiore, il cavaliere d’Italia e il falco pescatore. Tra le altre specie animali protagoniste dell’oasi ci sono pesci gatto, carpe, il tritone crestato e la rana dalmatina. Tra le attività che è possibile svolgere al suo interno ci sono il birdwatching e la fotografia naturalistica, ma anche attività didattiche ed eventi animano questo prezioso angolo di Umbria.

Cascata delle Marmore

La Cascata delle Marmore, con i suoi 165 metri di dislivello complessivo, è tra le più alte d’Europa. La caratterizzano tre salti che, insieme al particolare e prezioso contesto naturalistico in cui è inserita, le consentono di offrire uno spettacolo imponente e suggestivo. La cascata si trova all’interno del grande Parco fluviale del Nera ed è visitabile attraverso diversi percorsi e sentieri, anche nell’ambito di visite guidate, classiche o a tema. È stata creata nel 271 a.C. ed è un esempio di ingegneria romana utilizzata come soluzione al problema delle frequenti inondazioni dovute agli straripamenti delle acque del Velino. È caratterizzata dalla presenza di cavità e grotte e da una ricca fauna – acquatica, ma non solo – e anche da una flora particolarmente varia e preziosa.

Lago di Piediluco

Le stesse acque del fiume Velino, prima di precipitare a Marmore, finendo nel fiume Nera, sono arricchite, per mezzo di un emissario, da quelle del lago di Piediluco. Piediluco è il più grande lago della regione dopo il Trasimeno e si trova nella parte più a sud del territorio umbro, al confine col Lazio. Il bacino è caratterizzato da una forma irregolare, con un perimetro di circa 13 chilometri. Il lago si trova a un’altitudine di 375 metri, con una profondità massima di circa 20 metri. Si pensa che, insieme ai piccoli laghi della piana reatina, formasse l’antico Lacus Velinus ed è stato addirittura ipotizzato che, nel periodo della sua massima estensione, il lago Velino occupasse quasi tutta la piana stessa, arrivando fino al ciglione delle Marmore. Molto interessante per una visita è il piccolo borgo medievale di Piediluco. La zona offre paesaggi incantevoli grazie alla vista sul lago che è anche meta di sportivi per la possibilità che offre di praticare, tra l’altro, velismo, canottaggio e sci acquatico.

Fonti del Clitunno

Se avete ancora alcune ore da spendere in Umbria, questo itinerario che ha l’acqua come protagonista non può che concludersi con una visita alle Fonti del Clitunno. Rappresentano la sorgente del fiume Clitunno e sono generate da fessure presenti nella roccia, a tratte visibili sul fondo del piccolo lago a cui danno vita. Questo specchio d’acqua è caratterizzato da una straordinaria limpidezza e da riflessi smeraldo. Circondato da una vegetazione molto ricca e dominata in particolare da salici, pioppi e muschio, e abitato tra l’altro da cigni e volatili acquatici, questo luogo offre un’atmosfera e delle suggestioni davvero uniche, tanto da aver ispirato poeti come Properzio, Plinio, Virgilio, Byron e Carducci.

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